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TEORIA OLOGRAFICA -La Realtà Illusoria-

9/25/2014

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    Di Beppe Caselle.




Piccola premessa per gli scettici
Nel passato la gente derideva e demonizzava la "teoria" della Terra sferica perchè non conosceva la forza di gravita, e quindi non riuscivano a concepire persone che potessero vivere a testa in giù senza cadere nello spazio.
Ma una volta compresa la forza di gravità la gente non ha più avuto dubbi sul fatto che la Terra fosse sferica; ed ora (giustamente) deride chi sostiene che sia piatta.
La stessa cosa succede ora con la Teoria Olografica. Per questo ho fatto questa nota, per dare la chance a tutti di comprendere la realtà in cui viviamo.
Senza questa conoscenza non potremmo capire tante cose che ci circondano e quindi rimanere ciechi di fronte alla nostra vera natura.
Arthur Schopenhauer disse: "La verità attraversa sempre tre fasi: nella prima viene ridicolizzata; nella seconda ci si oppone violentemente; infine, la si accetta come ovvia."

"E se da quel sogno non ti svegliassi più, come potresti distinguere cosa è reale e cosa no" (cit. Matrix)



Cos'è la materia ? 
Per concepire bene questa teoria, bisogna prima di tutto comprendere e capire come funziona la materia.
La materia analizzata risulta tutto l'opposto di quello che abbiamo sempre pensato, la materia è la più mera delle illusioni.
Tutto quello che percepiamo è informazione decodificata dal nostro cervello, le "immagini" esterne (fatta di luci,ombre e colori) non sono altro che dati che si riflettono nell'occhio, vengono catturati dalla pupilla che attraverso il nervo ottico porta i dati codificati al cervello che li decodificherà trasformandoli in immagine, ed ecco che abbiamo l'immagine, l'immagine risiede nella nostra mente e solo dentro la nostra mente si può creare, e cosi per il tatto e gli altri sensi.
Esempio: le onde sonore vengono catturate dal timpano che decodificandole le porterà al cervello sotto sembianza di suono.
La materia è fatta di atomi e questi atomi sono formati dal 99% di nulla (tra elettroni e nucleo) e quel'1% analizzandolo si è dimostrato solo energia o forse è meglio dire "vibrazione", quindi anche sulla base di questo la teoria olografica prende sempre più forza.
Quando con la mano tocchiamo un oggetto in realtà tocchiamo campi energetici, che anch'essi  verranno decodificati  dal cervello che darà l'illusione del solido alla mano. 
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Ecco qui sotto la scomposizione di quel 1% di atomo sopra citato, che fa capire in maniere inconfutabile che tutta la materia è composta da energia vibrante (stringa). 
Vi ricordo che ogni cosa nell'universo è composto da atomi.
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L'ologramma

Secondo ma non meno importante, bisogna capire come funziona un ologramma.
Allora gettiamo uno sguardo alla natura degli ologrammi.  Un ologramma è una fotografia tridimensionale prodotta con l'aiuto di un laser:  l'oggetto da fotografare viene prima immerso nella luce di un raggio laser, poi un secondo raggio laser viene fatto rimbalzare sulla luce riflessa del primo e lo schema risultante dalla zona di interferenza dove i due raggi si incontrano viene impresso sulla pellicola fotografica.  Quando la pellicola viene sviluppata risulta visibile solo un intrico di linee chiare e scure ma, illuminata da un altro raggio laser, ecco apparire il soggetto originale in 3D.
La tridimensionalità non è l'unica caratteristica interessante degli ologrammi:  se l'ologramma di una rosa viene tagliato a metà e poi illuminato da un laser, si scopre che ciascuna metà contiene ancora l'intera immagine della rosa.  Anche continuando a dividere le due metà, vedremo che ogni minuscolo frammento di pellicola conterrà sempre una versione più piccola, ma intatta, della stessa immagine. 
Diversamente dalle fotografie normali,  parte di un ologramma contiene tutte le informazioni possedute dall'ologramma integro.
Ricordo che il padre della "teoria olografica" è David Bohm, celebre fisico dell'Università di Londra; e tutto questo lo si può approfondire molto più dettagliatamente nei suoi scritti. 


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Tutto è Uno
Oltre alla sua natura illusoria, questo universo avrebbe altre caratteristiche stupefacenti: 
Nel 1982 un'équipe di ricerca dell'Università di Parigi, diretta dal fisico Alain Aspect, condusse forse il più importante esperimento del 20º secolo. Aspect ed il suo team scoprirono che, sottoponendo a determinate condizioni delle particelle subatomiche come gli elettroni, esse sono capaci di comunicare istantaneamente una con l'altra indipendentemente dalla distanza che le separa, sia che si tratti di 10 metri o di 10 miliardi di chilometri.  Come se ogni singola particella sappia esattamente cosa stiano facendo tutte le altre.
Quindi se la separazione tra le particelle subatomiche è solo apparente, ciò significa che, ad un livello più profondo, tutte le cose sono infinitamente collegate.  Gli elettroni di un atomo di carbonio del cervello umano sono connessi alle particelle subatomiche che costituiscono ogni salmone che nuota, ogni cuore che batte ed ogni stella che brilla nel cielo.  Tutto compenetra tutto.  Sebbene la natura umana cerchi di categorizzare, classificare e suddividere i vari fenomeni, ogni suddivisione risulta necessariamente artificiale e tutta la natura non è altro che una immensa rete ininterrotta (tutto è collegato). 
In un universo olografico persino il tempo e lo spazio non sarebbero più dei principi fondamentali.  Concetti come la località vengono infranti in un universo dove nulla è veramente separato dal resto, sicché anche il tempo e lo spazio tridimensionale dovrebbero venire interpretati come semplici proiezioni di un sistema più complesso.  Al suo livello più profondo la realtà non è altro che una sorta di super-ologramma dove il passato, il presente ed il futuro coesistono simultaneamente.  Disponendo degli strumenti appropriati un giorno potremmo spingerci entro quel livello della realtà e cogliere delle scene del nostro passato da lungo tempo dimenticato.  Cos'altro possa contenere il super-ologramma.  In via ipotetica, dovrebbe contenere ogni singola particella subatomica che sia, che sia stata e che sarà, nonché ogni possibile configurazione di materia ed energia:  dai fiocchi di neve alle stelle, dalle balene ai raggi gamma.  Dovremmo immaginarlo come una sorta di magazzino cosmico di Tutto-ciò-che-Esiste.  Bohm si era addirittura spinto a supporre che il livello super-olografico della realtà potrebbe non essere altro che un semplice stadio intermedio oltre il quale si celerebbe un'infinità di ulteriori sviluppi.
Poiché il termine ologramma si riferisce di solito ad una immagine statica che non coincide con la natura dinamica e perennemente attiva del nostro universo, Bohm preferiva descrivere l'Universo col termine "olomovimento".  Affermare che ogni singola parte di una pellicola olografica contiene tutte le informazioni in possesso della pellicola integra significa semplicemente dire che l'informazione è distribuita non-localmente.  Se è vero che l'Universo è organizzato secondo principi olografici, si suppone che anch'esso abbia delle proprietà non-locali e quindi ogni particella esistente contiene in se stessa l'immagine intera.  Dato il presupposto, tutte le manifestazioni della vita provengono da un'unica fonte (l'Uno) di causalità che include ogni atomo dell'Universo.  Dalle particelle subatomiche alle galassie giganti, tutto è allo stesso tempo parte infinitesimale e totalità di "tutto" detto anche l'Uno. 
" Quello è il Tutto. Questo è il Tutto. Dalla Totalità emerge la Totalità. La Totalità viene dalla Totalità. E la Totalità comunque rimane."
Anche molti filosofi parlavano dell'Uno (unità del tutto), uno tra tutti fu Plotino, ma sembrano essere dimenticati. Con la fisica quantistica finalmente si potranno dare le prove dell'esistenza di un unica coscienza (l'Uno) narrata da codesti filosofi, e finalmente abbandonare le vecchie credenze/fedi che vogliono che ci sia un dio separato da noi, tra l'altro questa credenza implica dualità e quindi conflitto.
Credo che la vera svolta dell'umanità sarà quando si uniranno scienza e spiritualità.





La Matrice
L' esperimento della doppia fenditura (immanine qui sotto), che testimonia come il pensiero influenzi la materia. Quando gli scienziati guardano un passaggio di particelle attraverso due feritoie, la particella passa attraverso una fenditura o l’altra. Se una persona non guarda, si comporta come un’onda e può passare attraverso entrambe le fenditure contemporaneamente. Questo significa che i suoi cambiamenti di comportamento sono basati sulla percezione di una persona
Nell'esperimento, quando gli scienziati guardano un passaggio di particelle attraverso due fenditure in una barriera, la particella si comporta come un proiettile e passa attraverso una fenditura o l’altra. Eppure, se una persona non guarda la singola particella, questa si comporta come un’onda, significa che può passare attraverso entrambe le fenditure contemporaneamente. Questo dimostra che la materia e l’energia possono presentare caratteristiche di entrambe e che il comportamento dei cambiamenti delle particelle sono alla base di percezione e coscienza di una persona.

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In una conferenza a Huston, Karl Pribram ha affermato: "Ci troviamo, forse, nel mezzo di un cambiamento di paradigma che abbraccerà tutte le scienze." Ha poi spiegato la teoria poliedrica che potrebbe spiegare la realtà sensoriale come un "caso speciale", costruita dalla matematica del cervello ma estratta da un vasto campo al di là dello spazio e del tempo, dove esistono solo frequenze. La teoria potrebbe spiegare tutti quei fenomeni che sembrano contraddire le attuali leggi scientifiche dimostrando che le restrizioni che impongono sono esse stesse un prodotto delle nostre costruzioni percettive. La fisica teorica ha già dimostrato che gli eventi a livello subatomico non possono essere descritti in termini meccanici.
Pribram, ricercatore molto influente nel campo dei meccanismi del cervello, ha accumulato per una decina di anni prove secondo cui la struttura profonda del cervello è essenzialmente olografica, funziona cioè in modo analogo al processo fotografico senza lenti per cui Dennis Gabor ha ricevuto il premio Nobel.
La teoria di Pribram ha raccolto sempre più consenso e non è stata mai messa in dubbio. Un'impressionante insieme. di ricerche, compiute in molti laboratori hanno dimostrato che le strutture del cervello vedono, sentono, odorano, gustano e toccano per mezzo di un analisi matematica sofisticata di frequenze spaziali e temporali. Una strana proprietà sia dell'ologramma che del cervello è la distribuzione dell'informazione su tutto il sistema, ogni frammento è codificato in modo da poter riprodurre l'informazione del tutto.
Il modello olografico ha fatto nascere un interrogativo che continua a perseguitare Pribram. Chi sta guardando l'ologramma? Chi è "il piccolo uomo dentro il piccolo uomo" quello che Arthur Koestler chiama "il fantasma dentro la macchina?"
Dopo essersi lambiccato per un po' su questo problema Pribram decise che se la domanda ha perseguitato tutti fin dai tempi di Aristotele forse era una domanda sbagliata. Così si è chiesto: "E se il mondo reale non fosse per niente fatto di oggetti veri, se fosse un ologramma?" Alcuni colloqui con suo figlio, un fisico, lo hanno condotto a scoprire le teorie di David Bohm. Con grande eccitazione Pribram ha scoperto che Bohm ha fatto l'ipotesi che la natura dell'universo potrebbe essere simile a un ologramma, un vasto campo di frequenze e di potenzialità che sottostanno all'illusione di concretezza. Bohm ha sottolineato che sin da Galileo la scienza ha oggettivato la natura guardando attraverso delle lenti. Pribram è stato colpito dal pensiero che la matematica del cervello potrebbe essere "una forma più rozza di lente". Forse la realtà non è quello che vediamo coi nostri occhi. Se non avessimo quella lente potremmo conoscere un mondo organizzato nel vasto campo delle frequenze. Senza spazio, senza tempo, solo eventi. È possibile che la realtà venga "letta", estratta, fuori da quel vasto campo? L'esperienza trascendentale suggerisce che ci deve essere un accesso al dominio delle frequenze, alla realtà primaria.
"E se ci fosse una matrice che non si oggettiva a meno che noi non le facciamo qualcosa?" Le rappresentazioni del cervello, le sue astrazioni, potrebbero essere identiche con uno stato dell'universo. Pribram ha inoltre sottolineato le intuizioni straordinarie dei mistici e degli antichi filosofi precedenti alle prove scientifiche dei secoli successivi. Un esempio è la descrizione metafisica della ghiandola pineale come il terzo occhio. Recentemente è stato trovato che la pineale potrebbe essere una specie di super ghiandola, perché la secrezione della melatonina regola l'attività della pituitaria, fino ad oggi considerata la ghiandola principale, del cervello.
Il filosofo del diciottesimo secolo Leibniz ha descritto un sistema di monadi che coincide in modo incredibile col nuovo modello. La sua scoperta del calcolo integrale ha permesso a Gabor di inventare l'ologramma due secoli più tardi.
Pribram si chiede: "Come hanno fatto queste idee a nascere millenni prima che avessimo la matematica adatta a capirle? Forse nello stato olografico, nel vasto campo delle frequenze, 4000 anni sono soltanto ieri.
La filosofia orientale è già penetrata nel pensiero occidentale nel passato. Ogni tanto abbiamo di queste intuizioni che ci portano indietro all'infinito. Se questa volta queste intuizioni faranno presa o se ancora una volta dovremo allontanarcene, dipende da noi. Lo spirito dell'infinito può diventare parte della nostra cultura, ed avere finalmente una scienza completa.
E ricordo che si parla sempre di spiritualità e mai di religione. Faccio spesso presente di questo, perchè spiritualità e religione sono due cose completamente diverse. La spiritualità sposa le tesi scientifiche, la religione sposa il dogma, e come ben sappiamo il dogma è nemico della scienza e del libero pensiero.
In conclusione: per me è molto importante che il lettore capisca l'ENORME differenza tra esse.




Commenti al modello olografico
I parapsicologi Stanley Krippner, Charles Tart e Douglas Dean hanno dichiarato che il modello olografico è coerente coi loro dati sperimentali, in particolare dove esso postula l'accesso a un dominio che trascende lo spazio e il tempo. Jule Eisenbud trova che la teoria è troppo meccanicistica. il fisico Evan Harris Walker ha strutturato una teoria complementare quantomeccanica dei fenomeni psichici; egli di recente ha trattato specificamente gli eventi subatomici che avvengono nel cervello: "Quantum mechanical Tuneling in Synapthic and Ephatic trasmission" (International Journal of Quantum Chemistry 11: 102 - 127).
Terence e Dennis McKenna hanno formulato una teoria correlata nel loro libro "The Invisible Landscape" (Seabury, 1975), in una sezione intitolata "Verso una teoria olografica del cervello". Espandendo la teoria olografica alla possibilità che anche il DNA e gli stessi eventi subatomici operino su principi olografici.
Melvin Werbach, psichiatra e terapista di biofeedback crede che l'ologramma non sia necessariamente il modello definitivo, "ma che può servire ad uno scopo molto importante fornendo la possibilità di una base scientifica a quelli di noi che sono abituati ad una forma di pensiero olistico".
William McGarey, direttore del A.R.E. Clinic di Phoenix, Arizona, e George Baxter della Graduate Theological Union di berkeley, California, suggeriscono implicazioni metafisiche di un modello di risonanza.



Conclusione (personale)
Chi critica la "TEORIA OLOGRAFICA" difendendo Darwin; commette uno dei più grandi PARADOSSI. 
Darwin (e chi lo difende) sostiene che NON ci sia un intelligenza (astratta e impersonale) dietro ogni tipo di evoluzione, ma per arrivare a questa conclusione ha usato l'intelletto e questo implica che dietro ogni cosa ci sia l'intelligenza. Il fatto che lui la usi (l'intelligenza) dimostra che essa esiste.
E commettono un grande PARADOSSO anche le religioni monoteiste/politeiste, che ipotizzano che ci sia un dio separato da noi; cosi facendo vanno contro ogni principio scientifico, perchè come la Teoria Olografica dimostra, non può esistere SEPARAZIONE. 
E aggiungo: COME SI FA A DIRE CHE IL PENSIERO NON CREA LA REALTA' ?
Una macchina, un tavolo o qualsiasi altra cosa, prima di essere costruita deve essere pensata, e non può essere VICE VERSA ! Tutto nasce dal pensiero, chi nega questo concetto nega la scienza.
Anzi nega la co-scienza.
Giordano Bruno: "Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia."




Dulcis in fundo
SIAMO SICURI DI POTER VEDERE AL 100%:
Ci sono molte cose che il nostro occhio non può vedere, ma questo non significa che esse non esistano.
Per esempio nessuno può vedere il segnale WI-FI però sappiamo che esiste perchè grazie ad un computer possiamo vedere il suo segnale trasformarsi sotto forma di internet, come la pagina che ora state leggendo. 
Quando la luce della materia si riflette nei nostri occhi , le cellule raccolgono la luce (che viaggia su un onda misurata da 390nm-700nm, ovvero lo spettro di luce visibile) e trasmutano nel cervello le vibrazioni o le forme d’onda, in immagini.
Quindi il cervello umano puo’ vedere solo uno spettro estremamente limitato di energia. 
Molti dicono che dal momento che proviamo dolore, questa vita deve essere per forza materiale. Ma il male fa parte dell'illusione, anche in un sogno puoi provare dolore (specie negli incubi), quindi questo fa i sogni reale e materiali ? Molti di loro ti risponderanno : "No nel sogno il dolore è solo illusorio", allora io rispondo a loro: "Allora perchè non dovrebbe essere lo stesso per la realtà 'conscia' ?".
In più: se attaccassimo il tuo cervello ad una macchina che ricreala la realtà 3D (mentre sei sotto anestesia), al risveglio percepiresti quella realtà come unica e reale. E solo quando staccheremmo la macchina e ti facessimo vedere che era solo un "illusione", che capiresti che quella era solo una realtà fittizia e virtuale.


LA MENTE UMANA -Leonardo da Vinci-
"Guarda senza vedere, ascolta senza udire, tocca senza sentire, mangia senza gustare, si muove senza consapevolezza fisica, inala senza sentire l'odore, e parla senza pensare."

La Morte è un Inganno:
Parmenide
  • Fuori dell'Essere non può esistere nulla, perché il non-essere, secondo logica, non è, per sua stessa definizione.
  • «l'essere è, e non può non essere», «il non-essere non è, e non può essere»
  • L'Essere è eterno perché non può esserci un momento in cui non è più, o non è ancora: se l'essere fosse solo per un certo periodo di tempo, a un certo momento non sarebbe, e si avrebbe contraddizione.
  • L'Essere è Uno perché non possono esserci due Esseri: se uno è l'essere, l'altro non sarebbe il primo, e sarebbe quindi non-essere. Allo stesso modo per cui, se A è l'essere, e B è diverso da A, allora B non è: qualcosa che non sia Essere non può essere, per definizione.
  • L'Essere è dunque ingenerato e immortale, poiché in caso contrario implicherebbe il non essere: la nascita significherebbe essere, ma anche non essere prima di nascere; e la morte significherebbe non essere, ovvero essere solo fino a un certo momento.
  • L'Essere è indivisibile, perché altrimenti richiederebbe la presenza del non-essere come elemento separatore.

Codice Fibonacci
Leonardo Fibonacci è noto soprattutto per la sequenza di numeri da lui individuata e conosciuta, appunto, come "successione di Fibonacci"

in cui ogni termine, a parte i primi due, è la somma dei due che lo precedono. (esempio:  1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89 ... ) 
Questa sequenza è presente in diverse forme naturali (come evidenziano i numeri nell'immagine qui sotto).Una particolarità della sequenza o successione di Fibonacci è che il rapporto fra le coppie di termini successivi aumenta progressivamente per poi tendere molto rapidamente al numero 1,61803..., noto con il nome di rapporto aureo o sezione aurea.


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Per approfondimenti consiglio vivamente i libri: 
  • "La Scienza dell'Uno"    -Vittorio Marchi- 
  • "Tutto è Uno"    -Michael Talbot-
  • " BOHM La Fisica dell'Infinito"    -M. Teodorani-
                                                                                                                                                                                                 

                                                                                                                             Beppe Caselle     












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