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Piramidi Bosniache: Una Scoperta Troppo Scomoda?

3/12/2015

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Semir Osmanagic è un archeologo bosniaco che da anni sta cercando di chiarire alcuni dei principali misteri legati alle origini delle piramidi e alla loro reale funzione.


Osmanagic dopo aver studiato a lungo numerosi siti archeologici dell’America latina, si rese conto che alcune colline della cittadina di Visoko, in Bosnia, a circa 30 km da Sarajevo, potevano celare le vestigia di una civiltà perduta. La particolare geometria del terreno e alcune misteriose tracce di antichissimi insediamenti umani presenti nel luogo (in particolare alcuni tunnel artificiali), lasciarono intuire all’archeologo che si trattasse di un sito molto interessante. E quando nell’aprile del 1995 il ricercatore bosniaco iniziò a compiere degli scavi di verifica si evidenziarono le prime sorprese.

Piramidi bosniache: come dovrebbero apparire sotto il terreno


Sotto il muschio che ricopre per intero le particolari colline di Visoko, sembrano infatti nascondersi, ancora intatte, le piramidi più imponenti del mondo. La più voluminosa di esse raggiungerebbe l’altezza di ben 220 metri, contro “i soli” 147 metri della grande Piramide di Cheope, e la sua scoperta ove venisse confermata, costituirebbe qualcosa di veramente sensazionale. Questa, che appare essere la più spettacolare e maestosa costruzione del mondo antico, è stata denominata dal team di ricercatori guidato da Osmanagic, la  “Piramide del Sole”, ed inoltre, ad essa se ne affiancherebbero almeno altre due più piccole, la cosiddetta “Piramide del Dragone” e la “Piramide della Luna”.

Tutti gli indizi emersi dai lavori di scavo sembrano dare piena ragione all’archeologo bosniaco, poiché le pareti della “collina” sono completamente rivestite con lastre di pietra e risultano essere perfettamente orientate verso i punti cardinali (proprio come le piramidi egizie), con una inclinazione di 45° esatti. Sulla struttura esterna poi, è stata trovata una antica scalinata di pietra che potrebbe condurre all’interno della piramide. Inoltre, la sommità della “Piramide del Sole” è caratterizzata da un piano orizzontale regolare, molto simile a quelli che si ritrovano anche nelle piramidi a gradoni precolombiane.



Osmanagic è convinto che la rete dei misteriosi tunnel, ancora quasi completamente inesplorati della zona, siano collegati tra loro e trovino accesso all’interno del presunto complesso artificiale. Fino ad ora però tali cunicoli sotterranei erano ritenuti dagli archeologi di origine medioevale, ma seguendo la sequenza di scoperte di Osmanagic sembra proprio che tale datazione sia sbagliata.

Triangolo equilatero che si forma unendo i vertici delle tre presunte piramidi bosniache


Le caratteristiche del sito sono davvero particolari: ad esempio,stupisce molto anche gli scettici, il fatto che unendo la sommità delle tre presunte piramidi con una linea ideale si venga a disegnare un triangolo equilatero perfetto, con angoli di 60°, un risultato che ricorda da vicino la metodologia adoperata dai misteriosi costruttori di piramidi dell’America latina e dell’antico Egitto.Tradizionalmente infatti gli ingegneri di quel passato remoto, realizzavano le proprie opere seguendo precisi allineamenti astronomici e geometrici.

Dagli scavi che procedono in tre direzioni, sono stati poi portati alla luce molti blocchi di calcare e lastre di pietra arenaria che non sono originari della zona, e che di conseguenza devono essere stati trasportati in loco dall’uomo. Il team di Osmanagic, del resto, ha dissotterrato intere aree strutturate artificialmente a gradoni e completamente rivestite da una pavimentazione così omogenea e regolare, che lascia veramente poco margine alla teoria ufficiale della formazione naturale.

Le ricerche archeologiche procedono quindi spedite e si avvalgono dell’importante supporto di numerosi esperti in vari settori (geologia, mineralogia, sedimentologia, etc.) provenienti dalla vicina Università di Tuzla. Il lavoro da fare è ancora molto, maOsmanagic ritiene addirittura di avere già individuato altre quattro costruzioni minori, sotto le piccole colline del circondario. Ma ad infittire ancora di più il mistero, esistono pesanti indizi che sembrano collegare direttamente gli antichi abitanti della zona a quelli che per primi popolarono il centro-america. Sempre in Bosnia infatti, vicino alla località di Banja Luka, sono state trovate delle sfere artificiali di granito levigato di varie dimensioni, che ricordano molto da vicino quelle scoperte in Costa Rica e di cui non si conosce esattamente né l’origine né lo scopo per cui vennero realizzate. E’ allora possibile che una civiltà perduta e altamente progredita, si sia potuta espandere dall’Europa alle Americhe, migliaia di anni prima di Colombo?

Se le piramidi della Bosnia venissero confermate come tali, la storia dell’uomo dovrebbe essere riscritta da cima a fondo. Sulle presunte strutture artificiali infatti sono state trovate numerose conchiglie fossili e altre prove geologiche che dimostrano chiaramente come in un tempo assai remoto tutto il sito fosse completamente sommerso dall’acqua. E una tale circostanza, a giudizio degli esperti, si può essere verificata solo 12.000 anni fa, in un epoca in cui – stando ai fondamenti della storia e dell’archeologia ufficiali – non esisteva assolutamente alcuna civiltà tecnologica.



Cinque diversi Istituti indipendenti, di analisi dei materiali, confermano che la Piramide del Sole in Bosnia è stata costruita usando un calcestruzzo di alta qualità prodotto dall’uomo. Ciò porta alla cancellazione di tutti i reclami degli scettici, circa l’autenticità della piramide bosniaca.


Il controverso sito delle piramidi bosniache, comprende un team di oltre 200 scienziati interdisciplinari provenienti da tutto il mondo che, oltre ad analizzare scientificamente la natura e l’età dei materiali da costruzione, cerca anche di determinare come gli antichi scienziati utilizzassero l’energia delle piramidi per applicazioni benefiche per l’umanità che vanno dal trasporto geotermico, al tempo ed al progresso della fisiologia umana e della salute.

I risultati pubblicati dal Politecnico di Torino, analizzando i blocchi estratti dalla Piramide bosniaca del Sole, mostrano che i campioni sono fatti di un materiale inerte con un collegamento simile a quello presente nell’antico calcestruzzo romano. Questi risultati sono stati confermati dalle analisi di campioni prelevati presso l’Università di Zenica, Bosnia-Erzegovina.

In un test separato e indipendente, il Prof. Joseph Davidovits, famoso scienziato francese, membro dell’Associazione Internazionale degli egittologi e autore, conferma quest’affermazione. “Ho eseguito l’analisi del campione al microscopio elettronico e ne è venuto fuori che è stata usata una sostanza chimica geopolímera nella produzione di questo vecchio calcestruzzo’, ha scritto il professor Davidovits.

Egli aggiunge che “il campione è composto da un cemento geopolimero a base di calcio e potassio e anche se non posso datare il campione, sono sicuro che questa tecnica era utilizzata dagli egiziani 3500 anni fa”. Nel suo libro, “Le Piramidi: Un Enigma Risolto”, Davidovits mostra, supportato da studi scientifici, storici e linguistici, che le piramidi d’Egitto sono state costruite con la pietra agglomerata (muffe calcare come cemento).

La ricerca sulla tecnologia delle piramidi bosniache rivela che l’energia delle piramidi è la scienza più avanzata che abbiamo oggi. Christopher Dunn, autore di “The Giza Power Plant”, pubblicato nel 1996, spiega che le piramidi erano macchine antiche di energia, attualmente, è la teoria più popolare tra i ricercatori. Le Piramidi di Bosnia hanno gli stessi elementi descritti nelle piramidi di Giza, che definiscono la struttura di un antico sistema di generazione energetico.

Dopo aver visitato la Bosnia nel 2011, Chris Dunn ha detto:“Mentre ero a Visoko, gli esperti delle varie discipline, erano entusiasti dei risultati dei loro studi sulla cosiddetta collina piramidale. Speriamo che, nel tempo, finiranno per essere scoperti i chiari segni della presenza di un antica meccanica di precisione”.



Nonostante le centinaia di piramidi scoperte in tutto il mondo, nessuna ha la qualità di costruzione e l’età di quelle in Bosnia”, dice Osmanagich. “La Piramide bosniaca del Sole è la piramide originale, è la più antica e la più grande mai costruita. Ha un esatto grado, vicino allo zero, di esposizione a nord ed è forse la chiave per il rilascio di informazioni sulla tecnologia antica che può liberare il mondo dalla sua dipendenza dai combustibili fossili, insieme alla possibilità di trovare incredibili progressi della medicina nella comunità scientifica”.

I test medici degli effetti sulla aura umana, sono iniziati nelle piramidi bosniache e la prova preliminare indica che, la fisiologia umana e gli stati emotivi, sono molto alti intorno alle piramidi. Ciò è dovuto al forte aumento di ioni negativi presenti nell’atmosfera della Valle delle Piramidi in Bosnia.



MA MA...  Dalla scienza ufficiale (se bene non con prove inconfutabili) nel 2006 arrivo' la stroncatura:  “Malgrado il nostro entusiasmo, e la fiducia che avevamo concesso alla Fondazione, non abbiamo altra scelta che condividere l’affermazione del mondo accademico secondo cui “questa è una frode crudele nei confronti di un pubblico fiducioso e non trova posto nel mondo della vera scienza” (dichiarazione dell’Associazione Europea degli Archeologi, 11 Dec 2006). Come questa farsa sia sopravvissuta per 8 anni è difficile da comprendere. Tutte le indagini scientifiche hanno infatti concluso che le “piramidi” non sono altro che formazioni naturali e non c’è traccia in esse di intervento umano”.


Se S. Osmanagic avesse ragione dovremmo concedere maggiore attenzione ai racconti di Platone sulle civiltà perdute, poiché secondo il filosofo greco esse vennero quasi completamente annientate da un immane cataclisma proprio circa 12.000 anni fa, forse durante il mitico diluvio universale che ci ha tramandato la Bibbia, e che è presente in varie forme in tutte le tradizioni religiose della Terra e la storia dell'umanità e della Terra andrebbe completamente riscritta, cosa che provocherebbe non pochi "imbarazzi" e sconvolgimenti.. Da qui anche nostra prudenza a prendere con dovuto distacco anche le affermazioni della scienza ufficiale fino a ulteriori risvolti.







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1 Commento
alfonso
2/3/2017 03:01:57 am

complimenti hai centrato il punto il diluvio universale avvenuto secondo la cronologia biblica circa 4623 anni fa vero ciao

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