The Tonic Express
  • Home
  • Concept
  • Musica a 432Hz
  • Contattaci

Esponente Autorevole della Chiesa SHOCK: "Alieni anche nella Bibbia..."

3/13/2015

0 Commenti

 
Immagine
Monsignor Gianfranco Basti è Teologo e professore di filosofia della natura e della scienza presso la Pontificia Università Lateranense, oltre un uomo di fede quindi anche uomo di scienza che in passato ha collaborato inoltre con l’Agenzia Spaziale Italiana.

L’intervista esclusiva condotta da Mistero TV conferma che anche la chiesa cattolica sta aprendo a questa possibilità, anche sulla base dei continui avvistamenti odierni oltre che su base storica. Monsignor Basti si sofferma alla grandezza dell’universo e alla possibilità che esso sia abitato. Nello specifico afferma come nella Bibbia si parli di “Giganti” e sottindende un incontro con esseri alieni ai primordi dell’umanità.

Sulla scia delle dichiarazioni di Monsignor Corrado Balducci, che già qualche anno fa prima della sua scomparsa,  affermava l’esistenza di forme di vita extraterrestri, oggi un altro esponente della Santa Sede confessa queste teorie o addirittura verità, che fanno parte della nostra storia antica e recente e che sono state riportate come testimonianza su un manoscritto importante a livello mondiale come le sacre scritture.


The Tonic Express
0 Commenti

Voragini Improvvise Nel Mondo e gli Esperimenti del Cern di Ginevra

2/24/2015

0 Commenti

 
Immagine
Circa due anni fa ci fu un tran-tran di informazioni sul fatto che al Cern di Ginevra "finalmente" era stata trovata la Particella di Dio/Bosone di Higgs.
Quello che E' STATO OMESSO di divulgare pero' è che il Professor Otto Resler (e altri fisici) hanno fatto un esposto al Tribunale dei Diritti dell'Uomo per FERMARE la pericolosissima ricerca.. per l'alto rischio di creare dei BUCHI NERI.
A vedere cosa è successo in Città del Guatemala nel giugno 2010 c'è da riflettere (foto 1) ... ovviamente le autorità liquidano con la classica frase "fenomeni naturali" ... quando di naturale non appare esserci un vera spiegazione valida. 

Il ricercatore tedesco Olaf Thomas Raabe dichiara: 


"La gigantesca voragine a Città del Guatemala è COLLEGATA A MICRO BUCHI NERI ED E' CONNESSA ALLA LOCALITA' DI GINEVRA SITO DELL'ESPERIMENTO DEL GRANDE COLLISORE... l'evento ha avuto luogo in una delle quattro aree di possibile intersezione dell'orbita ..... simulazioni orbitali indicano che alle ora 10:51:48 gmt del 31 maggio 2011 Ginevra PUNTA DIRETTAMENTE VERSO IL SITO DI CITTA' DEL GUATEMALA alle 4:50:02 del 31 maggio 2010, presso il punto in cui la Terra raggiunge il medesimo punto nello spazio rispetto al Sole. Tali punti di equidistanza sono significativi per il trasferimento TEMPORALE poichè oggetti o particelle trasferiti temporalmente "scompaiono" presso il punto di trasferimento per poi "ricomparire" nello spazio vuoto oppure all'INTERNO DELLA TERRA (...)...."

I media ripetono che questi FISICI QUALIFICATISSIMI sono dei catastrofisti ... i FATTI  pero' continuano a susseguirsi... 
La seconda foto è dell'Indiana, la terza Russia 2013 e la quarta è di pochi giorni fa il 21 febbraio sulle coste delle Filippine dove è comparsa un enorme voragine che ha comportato l'evacuazione dell'intera città di 
General Santos per motivi di sicurezza e per fortuna senza feriti o morti almeno per il momento ... se si fa una breve ricerca ci si rende conto della portata del fenomeno.


Per i "fisici" non esiste qualcosa di più catastrofico di un Buco Nero e se queste teorie che vedono una connessione tra le voragini apparse di recente nel mondo e il Cern di Ginevra fossero reali (e probabilmente lo sono), vuol dire che gli scienziati coinvolti stanno "giocando" con un fenomeno risaputamente ancora sconosciuto e non hanno per di piu' il benchè minimo controllo su di esso. 



The Tonic Express
0 Commenti

Antartide: "Il Dito Della Morte”

1/26/2015

0 Commenti

 
Immagine
La natura non smette di sorprenderci con i suoi incredibili fenomeni e il “brinicle” (contrazione per “brin-icicle”, ghiacciolo di acqua salmastra), ripreso per la prima volta durante la sua formazione da duedocumentaristi della Bbc, Hug Miller e Doug Anderson, durante le riprese per il programma“Frozen Planet”, nei pressi della piccola isola di Razorback, vicino all’arcipelago di Ross, in Antartide, sembra frutto di un film horror… “peccato” che sia realtà e non finzione!

Il brinicle, ribattezzato “ghiacciolo killer” o “dito della morte” è un fenomeno davvero terrificante, che riserva ancora moltissimi misteri alla scienza moderna, immortalato dagli operatori solo nel 2011 … un flusso che, avanzando, uccide qualsiasi forma di vita si trovi nei paraggi; un raggio mortale ghiacciato formato da una massa di acqua salata molto fredda che, entrando in contatto con l’acqua più calda sotto la superficie dei ghiacci e scendendo verso il fondo, abbassa drammaticamente e improvvisamente la temperatura dell’acqua, senza lasciare scampo alle piccole e lente colonie di stelle e ricci marini e a alle altre malcapitate forme di vita. Il fenomeno è dovuto alla profonda differenza della composizione e dello stato del ghiaccio marino rispetto a quello che si forma nel nostro freezer.

Il ghiaccio di acqua salata, infatti, non è una massa solida e densa, ma è simile piuttosto ad una spugna imbevuta e formata da una fitta rete di sottilissimi canali. Durante l’inverno, la temperatura in Antartide, è intorno ai -20 C, mentre quella marina è di circa -1,9 C. Il calore sale dal mare verso l’aria esterna freddissima, formando il ghiaccio, che però ha un’elevatissima densità di sale ed è quindi più denso dell’acqua sottostante. Questa massa, simile a una salamoia, affonda nell’acqua di mare e la raffredda, provocando proprio la formazione di un fragile tubo di ghiaccio, il brinicle. Una stalattite di ghiaccio,quindi, un flusso gelido che arriva fino al fondale muovendosi, a detta degli operatori, come se fosse dotato di vita propria, assomigliando al tentacolo ghiacciato di qualche enorme animale subacqueo. Lestalattiti di ghiaccio marino, in realtà, sono state descritte dettagliatamente, per la prima volta, nel 1971, dagli oceanografi americani Paul Dayton e Seelye Martin.

Secondo Martin, che ha riprodotto il fenomeno in laboratorio, si formano naturalmente negli inverni polari, quando la temperatura dell’aria scende sotto i -18 °C mentre l’acqua rimane a -2. Ed è questa differenza la chiave del fenomeno. Martin racconta che negli anni 70’, la Marina chiese se il brinicle rappresentasse un pericolo per i sottomarini e lui, divertito, rispose di no dato che il fenomeno è talmente fragile che le foche possono spezzarlo. Quando ciò avviene o quando la brina smette di scorrere, il briniche muore. Anderson, invece, ha visto pesci opolare frammenti di stalattiti, simili a splendidi candelabri, ricoperti da placche di ghiaccio.


(meteoweb.eu)








The Tonic Express
0 Commenti

Ritrovamenti Di Ossa Umane "Giganti"

12/30/2014

1 Commento

 
Immagine
“I Sao erano talmente alti di statura che i loro archi erano costruiti con interi tronchi di palma e le loro ciotole, grandi come giare funerarie, potevano contenere due uomini seduti. Pescavano senza reti, sbarrando il corso dei fiumi con le mani; prendevano gli ippopotami a mani nude e quando parlavano la loro voce rintronava come il brontolio del tuono…e avevano la pelle bianca…..”

Questo potrebbe essere il testo di una fiaba da raccontare ai bambini intorno al fuoco di un caminetto, nelle serate gelide e fredde invernali in cui non si può uscire da casa, o semplicemente il viatico per far addormentare bambini restìì al sonno, come hanno fatto generazioni di genitori, seduti su un lato del letto dei propri figli, armati di un libro di fiabe o semplicemente della propria fantasia.

Invece dalle parti del Ciad (Africa) queste sono tutt’altro che leggende, ma anzi affondano le loro origini nella lontana rimembranza di un antico popolo di giganti, che abitava in epoca remota in quei luoghi e la cui esistenza fu riportata, tra il 1936 e il 1939, alla luce dalle spedizioni Lebeuf e Graule, le quali riuscirono a tracciare un quadro abbastanza frammentario di quest’enigmatica popolazione, di cui ora si sa solo che usavano per le onoranze funerarie giare a forma di uovo per contenere i cadaveri, che affianco a queste giare venivano poste delle figure antropomorfe dagli aspetti fisici alquanto fantasiosi, rappresentanti i defunti e che furono definitivamente massacrati dagli arabi durante il X secolo.

Ma non sono solo gli abitanti del Ciad a ricordare l’esistenza di esseri dalle proporzioni fisiche gigantesche; riferimenti a simili creature si trovano sia nel libro indù del Mahabharatha, sia in testi religiosi dello Sri Lanka e della Thainlandia, sia antiche storie egizie, irlandesi e basche.

Il “manoscritto messicano di Pedro de los Rios” narra che: ”…..prima del diluvio, che si verificò 4008 anni dopo la creazione del mondo, la Terra di Anahuac era abitata dai giganti Tzocuillexo…”, mentre nella tradizione Maya si parla dei Quinatezmin.

Molti altri esempi di resoconti (quanto leggendari?), scritti e orali, su esseri giganteschi sono presenti nelle varie tradizioni popolari, in tutto il mondo ed elencarle tutte appesantirebbe di molto quest’articolo. Per ultima, ma solo perché negli anni c’è stata una notevole controversia sulla tradizione letterale della parola “Nefilim”, citiamo la tradizione biblica, che narra di una stirpe di giganti, i Nefilim per l’appunto, discesa dal cielo e accoppiatisi con le femmine della razza umana (Genesi 6,1-4; libro dei Numeri 13, 21-29,32-33; libro dei Re 17, 4-51; Deuteronomio 3 e 2, 20-21; Cronache 20,6-8).

Il ricordo di un’antica progenie dell’uomo dall’aspetto e dalle dimensioni superiori alla media non è relativo solo ad antiche tradizioni popolari ma pare impermeato oltre che negli strati leggendari dei cosiddetti miti (spesso superficialmente relegati in un ruolo di secondo piano), anche negli strati meno leggendari e fantasiosi, ma più “corposi” delle scoperte archeologiche. Reperti che, strappati dalla terra che li ha nascosti e protetti per secoli, spesso subiscono un nuovo insabbiamento, in vecchi e polverosi magazzini, lontano da sguardi e organi d’informazione, da parte di quella scienza “dogmatica” che spesso cade in grande imbarazzo di fronte a scoperte che inficiano e distruggono le loro basi dottrinali.


Proviamo a citare alcuni esempi.

Hernan Cortes, durante la sua conquista del Messico, entrò in possesso di ossa gigantesche, che secondo gli indigeni appartenevano ad una oramai estinta razza di giganti. Il prode Cortes stesso si incaricò di spedire al Re di Spagna un “femore altro quando un essere umano”. Una copia di un femore di tale dimensione, trovato nella regione mesopotamica, è conservata nel Mt. Blanco Fossil Museum (USA) e lo potete osservare nella foto sotto.

 Molte leggende su antichi giganti abitanti le sponde del lago Titicaca e poi trasferitisi a sud, in Patagonia, potrebbero essere confermate dagli avvistamenti (se veritieri) di esploratori come Magellano, Drake, Hernandez ed altri.

Un altro storico del periodo della Conquista spagnola del Nuovo Mondo, tale Fernando de Alba Ixtilxochitl narrava che “…i resti dei giganti abitanti nella Nuova Spagna (Messico) si potevano trovare ovunque.”

Giovan Battista Modena fu un canonico ed uno studioso vercellese vissuto fra il XVI ed il XVII secolo.

A lui si devono gli studi sui presunti giganti di Saletta.

Egli, infatti, trovò nella Chiesa di S. Cristoforo, in Vercelli, un dente gigantesco conosciuto, per l’appunto come “dente di San Cristoforo”. La leggenda vuole che, nel 1622, trovi a Saletta i resti di un gigante, di cui egli narra: “ ho ritrovato un corpo gigantesco di altezza e grandezza indicibile, che io stesso ho veduto e misurato……”.



Nel 1577 a Weiillisau, in Svizzera, vennero alla luce i resti di uno scheletro umano che, benché mancante di alcune parti, venne ricostruito dall’anatomista Plater nella creta e risultò appartenere ad un essere alto 5,80 metri. Tale ricostruzione venne esposta nel museo locale e ancora oggi si può ammirare nel paese una statua di un gigante atta a commemorare tale ritrovamento.

A Glozel (uno dei misteri più profondi degli ultimi anni e uno delle pietre nella scarpa più dolenti per la scienza ortodossa), vicino Vichy, in Francia, furono rinvenute, nel 1925, ossa umane giganti, crani grandi il doppio, impronte di mani giganti, oltre a monili fatti a misura per arti giganteschi, il tutto risalente fra tra i 17-15000 anni fa. Il ritrovamento, sempre a Glozel, di manufatti squisiti in ceramica ed esempi di scrittura (il primo modello di scrittura documentato si faceva risalire al IV millennio a.C.) conferisce a questo luogo (che è sopravvissuto a tutti i tentativi di screditamento) un‘aurea ancora più misteriosa.

Uno scheletro di un guerriero, riesumato in Inghilterra, misurava un’altezza di 2,80 metri, mentre a Latina, nel 1969, furono rinvenute le tombe di 50 guerrieri, relative al periodo antico romano, alti tutti tra 1,80 metri e 2,20 metri, in aperto contrasto con la statura media dell’epoca.

Persino lo storico Erodono (storie 1-68) narra di un ritrovamento di un gigante di circa 3,10 metri di altezza.

Il continente americano pare quello più “segnato” da queste tracce di giganti; proviamo a farne una sorta di catalogo.

1)       Intorno al 1810, a Braystown, Tennesse, vennero rinvenute orme di piedi umani, muniti da sei dita (curioso che tradizioni simili siano presenti anche nella Bibbia, nei versi sopra citati!), di circa 32 cm di larghezza, oltre ad impronte di zoccoli di cavallo (e si è sempre pensato che i cavalli fossero stati introdotti nel Nuovo mondo dai Conquistadores) misuranti dai 20 ai 25 cm!

2)       Nel 1870, un agente indiano, Frank La Fleche, annunciò che gli indiani Omaha avevano dissotterrato otto giganti con i teschi misuranti 60 cm; le stesse tribù indiane chiamavano questi giganti Mu-A-Luskha, e narravano che erano arrivati millenni primi dall’Oceano Pacifico sulle coste americane, avevano combattuto e distrutto le tribù amerinde esistenti, stuprato le donne di questi, e fondate città e scavati pozzi. Forse il primo termine MU si riferisce alla leggendaria MU?

3)       Nel 1924, la spedizione scientifica Donnehey ritrovò, nell’Havai Supai Canyon, un’incisione rupestre di un tirannosauro in posizione di combattimento e le guide indiane affermarono che questa strabiliante incisione era stata opera di un “essere gigantesco”che abitava, nei tempi remoti nella regione. Il sito di Glen Rose (Texas), dove sono state rinvenute orme di esseri umani e dinosauri coesistenti, risultato del tutto attendibile contro ogni aspettativa e prova da parte degli studiosi ortodossi, pare essere avvalorato, e, di ricambio, avvalorare, da queste eccezionali scoperte.

4)       Nel 1943, alcuni genieri militari di stanza a Shemya, un’isola del gruppo delle Aleutine, ritrovarono delle ossa di proporzioni notevoli e crani enormi (le dimensioni di questi oscillavano fra i 50 e i 60 cm!). Questi giganti misuravano circa 7 metri! Le autorità militari subito giunte sul posto provvidero subito ad intimare il silenzio su questa faccenda.

5)       In California, nel 1810, venne rinvenuto lo scheletro di un gigante con sei dita.

6)       Un teschio, con una doppia fila di denti saldati alla poderosa mascella, appartenete ad un gigante fu rinvenuto sull’Isola di Santa Rosa, nel canale di Santa Barbara, California.

7)       Alcuni soldati di stanza a Lampock Ranch, in California, rinvennero lo scheletro di un gigante, e un frate cattolico ordinò loro di sotterrarlo nuovamente poiché i nativi locali erano adirati da tale profanazione, credendo tali resti quello che rimaneva di un antico dio.



Queste sembrano tutte prove che il continente americano fosse abitato, in epoche remotissime, da esseri dalla statura colossale, e che, in alcuni casi, questi individui siano persino coesistiti con dinosauri!

Tornando più vicino a casa nostra, nel bresciano, nella Chiesetta di San Salvatore, sono conservate delle gigantesche ossa umane che si possono osservare spiando attraverso una grata.

In Marocco, presso Agadir, vennero ritrovati un set di utensili, risalenti a 300000 anni fa, concepito per essere usato dalle mani di un uomo alto minimo 4,50 metri!

Negli anni ’70 un proprietario terriero, Martinez, in Messico, rinvenne le ossa di due uomini d’indicibile altezza. Denunciato il fatto alle autorità locali, venne accusato di omicidio. Questo lo convinse, dopo essere stato liberato dietro cauzione, ad incenerire le ossa!

A Gargayan, nelle Filippine, è stato scoperto uno scheletro di 5,18 metri.

A Ceylon i resti misurano 4 metri, mentre a Tura, in Pakistan è venuto alla luce uno scheletro di 3,35 metri. Scoperte simili sono state compiute in Marocco, in Moravia e Siria.

Uno scheletro umano di 2,38 metri fu rinvenuto in mare a 250 km da Santiago del Cile, insieme ad ossa di animali e vasellame, nel 1970.

Denti umani del peso di 430 grammi furono rinvenuti a Punta S.Elena in Perù.



Singolare quanto accadde al grande paleontologo Ralph Von Koenigswald: un giorno egli entrò in una farmacia di Honk Kong, e osservò sul banco un gran vaso di terracotta contenente una collezione di grossi denti. Incuriosito vi affondò le mani e con sua gran sorpresa ne estrasse un grosso molare che subito identificò, grazie alla sua esperienza, come appartenere ad un essere umano: unica contraddizione era che tale dente posteriore era di dimensioni gigantesche, appartenente ad un uomo che doveva essere alto almeno 4 metri.

Domandando al farmacista dove l’avesse trovato e gli fu risposto che il dente veniva da una collezione paterna di denti di “drago”, strani resti che venivano scoperti in un po’ tutta la Cina. Dopo altre ricerche il paleontologo scoprì altre farmacie che possedevano denti simili i quali venivano usati per ricavarne una polvere terapeutica dopo essere stati opportunamente macinati.

Spinto dalla curiosità e ottenute notizie anche dai contadini, Von Koenigswald ipotizzò che tale essere umano, battezzato Gigantopiteco, abitava nelle grotte della regione del Kiang-Hsi circa 550000 anni fa.

Convinto sempre più della sua idea, il paleontologo si imbarcò per Giava, ove furono ritrovati i primi resti di uomo scimmia (grazie all’interesse di un giovane medico olandese, Eugene Dubois), ed, a totale supporto della sua idea, rinvenne un frammento di mascella smisurata, i cui denti erano però di dimensione minore rispetto a quelli trovati per caso nelle varie farmacie cinesi. Dai calcoli ricavò che l’essere cui apparteneva la mascella e i tre denti che vi erano ancora posti in essa, doveva essere alto fra i 3 e i 3,50 metri, e gli attribuì il nome di Megantropo (Uomo Alto).

Uno scienziato, Horbiger, ha da tempo ipotizzato l’esistenza, in passato, di più lune intorno al nostro pianeta, che avrebbero influito sul campo gravitazionale e quindi favorito la megafauna gigantesca e la presenza di gigantismo negli esseri umani. La frantumazione di una o più lune, in rotta di collisione con il nostro pianeta, avrebbe, di fatto, provocato la scomparsa del gigantismo animale, umano e della fauna, sconquassando il nostro globo fino a stravolgerlo geologicamente, quindi resti di tale gigantismo sono seppelliti sotto metri e metri di terra o negli abissi marini.

Un altro ingegnere di fama mondiale, Zillmer, parla di un’atmosfera prediluviana essenzialmente diversa da quell’attuale, dove i raggi del sole erano filtrati da uno strato di vapore acqueo. Tali raggi non avrebbero più intaccato negativamente organi vitali preposti al mantenimento della vita, e proprio in base a quest’affermazione lo stesso Zillmer arriva alla conclusione che l’esagerata longevità data ai primi abitanti della Terra, narrata dalla Bibbia, non sia frutto d’immaginazione o di errore di traduzione, ma pura realtà scientifica.

Forse ancora una volta i miti e le leggende hanno un valore più importante e storico di quanto ufficialmente se ne dia loro, e forse ancora una volta la storia e soprattutto la teoria darwinista sull’evoluzione della razza andrebbero riviste. Dopotutto un celebre aforisma pronuncia:

Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica aeronautica; il calabrone non può volare, a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa e perciò continua a volare.            (Igor Sikorsky)

Sono stati forse questi mitici “giganti”, le cui tradizioni, e i resti fossili, sembrano essere presenti da un capo all’altro del mondo, a costruire i siti megalitici come Sacsahuaman, Giza e tanti altri che sembrano sfuggire ad ogni logica costruttiva riferita a quei tempi? E forse queste antiche tradizioni di esseri giganteschi e le prove della loro esistenza, che sembrano ogni tanto emergere dalle nebbie del passato e dalla terra del presente, possono essere ricollegati ad altri miti come quelli dello yeti e dei bigfoot? Sono forse questi gli ultimi esempi (forse involuti) viventi dei mitici giganti?

Alla scienza la risposta, anche se questa, spesso, per non rispondere a ciò che non conosce, nega ciò che sa.


di Antonio Matera, acam.it




The Tonic Express
1 Commento

Luna: Nuove Immagini Confermano l'Esistenza di una Base UFO nel Cratere Aristarchus

12/22/2014

0 Commenti

 
Immagine
Alcune tra foto e filmati della NASA infatti nel corso della storia sono stati preventivamente “filtrati” dell’ente spaziale stesso al fine di occultare al pubblico una realtà che ormai è così evidente da non poter essere più celata con questi sotterfugi. Sia nello spazio che su altri corpi celesti la presenza di artefatti e dei cosiddetti ufo è palese tanto che ormai ogni giorno, che la NASA voglia o no anche astronomi amatoriali riescono a catturare delle immagini eloquenti in questo senso.


Nelle immagini e video che vi presentiamo questa realtà sembra palesarsi ai nostri occhi lanciandoci una sorta di messaggio: ”Noi siamo qui e vi stiamo osservando”. Il “teatro” della loro manifestazione è ancora una volta la luna da tutti erroneamente ritenuto un corpo celeste fisiologico. Non possiamo non osservare infatti che la luna sembra essere “disposta” secondo una distanza ben precisa dalla terra che la mantiene lontana da ogni possibile evento catastrofico almeno per i prossimi cinque miliardi di anni.Ma chi l’ha posta in quella posizione? Forse una civiltà più evoluta della nostra? Ma che cosè in reltà la Luna? Un avamposto extraterrestre? – consigliamo per approfondire l’argomento: “Il Mistero della Luna” di Sotiris Sofias della Macro edizioni.



Dal 1972 nessuno si occupa più seriamente della luna. Entro il XX secolo erano state fatte promesse circa la creazione di basi lunari da parte dell’uomo, ma non vi è stato nulla di tutto ciò. Oggigiorno solo alcuni romantici e astronomi scrutano ancora il nostro satellite seriamente e i risultati sono davvero strabilianti e stavolta le immagini ci arrivano senza censura alcuna. Nelle stesse possiamo notare come incredibilmente alcune flotte di ufo escano da un cratere chiamato Aristarchus. Questa sorta di cratere non è in realtà ciò che sembra,cioè un semplice cratere, ma secondo alcuni ricercatori sembra possa trattarsi di una vera e propria base extraterrestre sulla luna.
Aristarchus è un prominente cratere lunare a nord-ovest della faccia visibile della Luna. È considerata la più chiara tra le grandi formazioni sul suolo lunare, con un’albedo maggiore del doppio della maggior parte delle altre formazioni. Il cratere è chiaro abbastanza da essere visibile ad occhio nudo e ancor più attraverso l’uso di un telescopio.

Abbiamo raccolto diversi filmati nel corso degli ultimi anni a riguardo,notando che sempre da questo preciso punto hanno avuto origine molte anomalie. Gli stessi astronauti , Buzz Aldrin e Neil Armstrong ebbero una strana esperienza proprio in questa zona lunare. Secondo un racconto della Associated Press del 20 luglio 1969, gli astronauti avvistarono luci inquietanti all’interno di questo cratere dove il loro lander lunar sarebbe dovuto atterrare il giorno successivo.

Nel loro primo giro attorno al cratere Aristarchus, Armstrong descrisse una misteriosa luce brillante sulla parte interna del cratere,situata a nord del loro percorso di volo. Neil ha riferito che sembrava possedere una sorta di fluorescenza e il cratere risultava molto luminoso. Armstrong confermò:”Quella zona è decisamente più brillante di qualsiasi altra cosa che posso vedere. La moltitudine di colori osservati non sembrano provenire da una zona particolare all’interno del cratere, è molto inquietante.”




La luna potrebbe nascondere più di quello che ci è stato detto.Perchè le missioni su di essa sono state bandite?Chi ha interferito in tutto ciò? Forse è quel qualcuno che vediamo in questi filmati, una presenza che non vuole che venga turbata la quiete dagli umani. La stessa che è rimasta spettatrice dello sviluppo dell’umanità e probabilmente ci ha aiutato nei momenti difficili della nostra storia, insegnando probabilmente la conoscenza e la scienza al genere umano, anche se tutto ciò viene continuamente negato da chi sa e deriso dagli stolti.



Fortunatamente nella nostra società attuale,fatta da disinformazione e censura, alcune menti libere combattono tutto questo. D’altronde più si cerca di imbavagliare la verità, più quelli che lottano per la rivelazione della stessa si intestardiscono, cercando di risvegliare le coscienze con le armi in loro possesso. Noi continueremo a divulgare queste verità senza fermarci, questo è il nostro compito e il nostro dovere verso quelle anime in cerca del loro posto nell’universo.Guardate i video!

Articolo di Alessandro T. e Cosimo M.    segnidalcielo.it



The Tonic Express
0 Commenti

Scienziati scoprono scudo energetico stile "Star Strek" attorno alla Terra

11/29/2014

0 Commenti

 
Immagine
Alcuni scienziati hanno scoperto qualcosa di veramente notevole nell’atmosfera terrestre: uno scudo invisibile, a circa 11587 chilometri, sopra la Terra, una “corazza” che gli scienziati stanno paragonando ai campi di forza (o scudo deflettore) del film Star Trek.


Secondo il sito “Colorado.Edu” questo scudo è stato scoperto nelle fasce di Van Allen, due anelli a forma di ciambella sopra la Terra che sono pieni di elettroni ad alta energia e protoni. Ricordiamo che le fasce di Van Allen si gonfiano e si restringono in risposta ai disturbi di energia in arrivo dal Sole.

Le fasce di Van Allen sono state scoperte nel 1958 e tuttavia gli scienziati hanno individuato solamente due cinture, una interna e l’altra esterna che si estendono fino a 40233 chilometri circa sopra la superficie terrestre. Il dottor Baker, autore principale di questo studio, ha dichiarato che è come se gli elettroni si trovassero in una parete di vetro nello spazio. 


Sempre il dottor Baker è stato il protagonista di queste dichiarazioni molto interessanti: “Questo scudo invisibile che abbiamo scoperto sembra assomigliare agli scudi creati dai campi di forza del film Star Trek. Come ricorderete nella pellicola cinematografica, questi scudi servivano per respingere le armi aliene. In questo caso stiamo assistendo ad una corazza invisibile che blocca questi elettroni.  Si tratta di un fenomeno estremamente imbarazzante.”

Stiamo parlando di una notizia molto interessante e curiosa che è stata approfondita sulla rivista “Nature” del mese di novembre. Quante altre novità ci aspettano da qui ai prossimi anni? Quale scoperte ci verranno svelate direttamente dallo spazio?

Stefano S.






The Tonic Express


0 Commenti

Il Moto Elicoidale del Sistema Solare: L'Interessantissima Teoria riesumata dagli Antichi... [video]

11/17/2014

0 Commenti

 
Immagine
Il video proviene da: treborok.wordpress.com
Chi visualizza il classico moto circolare e piatto dei pianeti attorno al sole, si sbaglia purtroppo. In quella teoria, ci sono da sempre così tante imprecisioni, da metterla allo stesso piano di quella di Darwin, sull'origine dell'uomo dalle scimmie.

Traduzione: www.altrogiornale.org
Credit: www.youryoga.org

Diteci pure la vostra a riguardo, la teoria tuttavia non pare affatto campata in aria o inverosimile...



The Tonic Express
0 Commenti

TEORIA OLOGRAFICA -La Realtà Illusoria-

9/25/2014

0 Commenti

 
Immagine
    Di Beppe Caselle.




Piccola premessa per gli scettici
Nel passato la gente derideva e demonizzava la "teoria" della Terra sferica perchè non conosceva la forza di gravita, e quindi non riuscivano a concepire persone che potessero vivere a testa in giù senza cadere nello spazio.
Ma una volta compresa la forza di gravità la gente non ha più avuto dubbi sul fatto che la Terra fosse sferica; ed ora (giustamente) deride chi sostiene che sia piatta.
La stessa cosa succede ora con la Teoria Olografica. Per questo ho fatto questa nota, per dare la chance a tutti di comprendere la realtà in cui viviamo.
Senza questa conoscenza non potremmo capire tante cose che ci circondano e quindi rimanere ciechi di fronte alla nostra vera natura.
Arthur Schopenhauer disse: "La verità attraversa sempre tre fasi: nella prima viene ridicolizzata; nella seconda ci si oppone violentemente; infine, la si accetta come ovvia."

"E se da quel sogno non ti svegliassi più, come potresti distinguere cosa è reale e cosa no" (cit. Matrix)



Cos'è la materia ? 
Per concepire bene questa teoria, bisogna prima di tutto comprendere e capire come funziona la materia.
La materia analizzata risulta tutto l'opposto di quello che abbiamo sempre pensato, la materia è la più mera delle illusioni.
Tutto quello che percepiamo è informazione decodificata dal nostro cervello, le "immagini" esterne (fatta di luci,ombre e colori) non sono altro che dati che si riflettono nell'occhio, vengono catturati dalla pupilla che attraverso il nervo ottico porta i dati codificati al cervello che li decodificherà trasformandoli in immagine, ed ecco che abbiamo l'immagine, l'immagine risiede nella nostra mente e solo dentro la nostra mente si può creare, e cosi per il tatto e gli altri sensi.
Esempio: le onde sonore vengono catturate dal timpano che decodificandole le porterà al cervello sotto sembianza di suono.
La materia è fatta di atomi e questi atomi sono formati dal 99% di nulla (tra elettroni e nucleo) e quel'1% analizzandolo si è dimostrato solo energia o forse è meglio dire "vibrazione", quindi anche sulla base di questo la teoria olografica prende sempre più forza.
Quando con la mano tocchiamo un oggetto in realtà tocchiamo campi energetici, che anch'essi  verranno decodificati  dal cervello che darà l'illusione del solido alla mano. 
Immagine
Ecco qui sotto la scomposizione di quel 1% di atomo sopra citato, che fa capire in maniere inconfutabile che tutta la materia è composta da energia vibrante (stringa). 
Vi ricordo che ogni cosa nell'universo è composto da atomi.
Immagine




L'ologramma

Secondo ma non meno importante, bisogna capire come funziona un ologramma.
Allora gettiamo uno sguardo alla natura degli ologrammi.  Un ologramma è una fotografia tridimensionale prodotta con l'aiuto di un laser:  l'oggetto da fotografare viene prima immerso nella luce di un raggio laser, poi un secondo raggio laser viene fatto rimbalzare sulla luce riflessa del primo e lo schema risultante dalla zona di interferenza dove i due raggi si incontrano viene impresso sulla pellicola fotografica.  Quando la pellicola viene sviluppata risulta visibile solo un intrico di linee chiare e scure ma, illuminata da un altro raggio laser, ecco apparire il soggetto originale in 3D.
La tridimensionalità non è l'unica caratteristica interessante degli ologrammi:  se l'ologramma di una rosa viene tagliato a metà e poi illuminato da un laser, si scopre che ciascuna metà contiene ancora l'intera immagine della rosa.  Anche continuando a dividere le due metà, vedremo che ogni minuscolo frammento di pellicola conterrà sempre una versione più piccola, ma intatta, della stessa immagine. 
Diversamente dalle fotografie normali,  parte di un ologramma contiene tutte le informazioni possedute dall'ologramma integro.
Ricordo che il padre della "teoria olografica" è David Bohm, celebre fisico dell'Università di Londra; e tutto questo lo si può approfondire molto più dettagliatamente nei suoi scritti. 


Immagine




Tutto è Uno
Oltre alla sua natura illusoria, questo universo avrebbe altre caratteristiche stupefacenti: 
Nel 1982 un'équipe di ricerca dell'Università di Parigi, diretta dal fisico Alain Aspect, condusse forse il più importante esperimento del 20º secolo. Aspect ed il suo team scoprirono che, sottoponendo a determinate condizioni delle particelle subatomiche come gli elettroni, esse sono capaci di comunicare istantaneamente una con l'altra indipendentemente dalla distanza che le separa, sia che si tratti di 10 metri o di 10 miliardi di chilometri.  Come se ogni singola particella sappia esattamente cosa stiano facendo tutte le altre.
Quindi se la separazione tra le particelle subatomiche è solo apparente, ciò significa che, ad un livello più profondo, tutte le cose sono infinitamente collegate.  Gli elettroni di un atomo di carbonio del cervello umano sono connessi alle particelle subatomiche che costituiscono ogni salmone che nuota, ogni cuore che batte ed ogni stella che brilla nel cielo.  Tutto compenetra tutto.  Sebbene la natura umana cerchi di categorizzare, classificare e suddividere i vari fenomeni, ogni suddivisione risulta necessariamente artificiale e tutta la natura non è altro che una immensa rete ininterrotta (tutto è collegato). 
In un universo olografico persino il tempo e lo spazio non sarebbero più dei principi fondamentali.  Concetti come la località vengono infranti in un universo dove nulla è veramente separato dal resto, sicché anche il tempo e lo spazio tridimensionale dovrebbero venire interpretati come semplici proiezioni di un sistema più complesso.  Al suo livello più profondo la realtà non è altro che una sorta di super-ologramma dove il passato, il presente ed il futuro coesistono simultaneamente.  Disponendo degli strumenti appropriati un giorno potremmo spingerci entro quel livello della realtà e cogliere delle scene del nostro passato da lungo tempo dimenticato.  Cos'altro possa contenere il super-ologramma.  In via ipotetica, dovrebbe contenere ogni singola particella subatomica che sia, che sia stata e che sarà, nonché ogni possibile configurazione di materia ed energia:  dai fiocchi di neve alle stelle, dalle balene ai raggi gamma.  Dovremmo immaginarlo come una sorta di magazzino cosmico di Tutto-ciò-che-Esiste.  Bohm si era addirittura spinto a supporre che il livello super-olografico della realtà potrebbe non essere altro che un semplice stadio intermedio oltre il quale si celerebbe un'infinità di ulteriori sviluppi.
Poiché il termine ologramma si riferisce di solito ad una immagine statica che non coincide con la natura dinamica e perennemente attiva del nostro universo, Bohm preferiva descrivere l'Universo col termine "olomovimento".  Affermare che ogni singola parte di una pellicola olografica contiene tutte le informazioni in possesso della pellicola integra significa semplicemente dire che l'informazione è distribuita non-localmente.  Se è vero che l'Universo è organizzato secondo principi olografici, si suppone che anch'esso abbia delle proprietà non-locali e quindi ogni particella esistente contiene in se stessa l'immagine intera.  Dato il presupposto, tutte le manifestazioni della vita provengono da un'unica fonte (l'Uno) di causalità che include ogni atomo dell'Universo.  Dalle particelle subatomiche alle galassie giganti, tutto è allo stesso tempo parte infinitesimale e totalità di "tutto" detto anche l'Uno. 
" Quello è il Tutto. Questo è il Tutto. Dalla Totalità emerge la Totalità. La Totalità viene dalla Totalità. E la Totalità comunque rimane."
Anche molti filosofi parlavano dell'Uno (unità del tutto), uno tra tutti fu Plotino, ma sembrano essere dimenticati. Con la fisica quantistica finalmente si potranno dare le prove dell'esistenza di un unica coscienza (l'Uno) narrata da codesti filosofi, e finalmente abbandonare le vecchie credenze/fedi che vogliono che ci sia un dio separato da noi, tra l'altro questa credenza implica dualità e quindi conflitto.
Credo che la vera svolta dell'umanità sarà quando si uniranno scienza e spiritualità.





La Matrice
L' esperimento della doppia fenditura (immanine qui sotto), che testimonia come il pensiero influenzi la materia. Quando gli scienziati guardano un passaggio di particelle attraverso due feritoie, la particella passa attraverso una fenditura o l’altra. Se una persona non guarda, si comporta come un’onda e può passare attraverso entrambe le fenditure contemporaneamente. Questo significa che i suoi cambiamenti di comportamento sono basati sulla percezione di una persona
Nell'esperimento, quando gli scienziati guardano un passaggio di particelle attraverso due fenditure in una barriera, la particella si comporta come un proiettile e passa attraverso una fenditura o l’altra. Eppure, se una persona non guarda la singola particella, questa si comporta come un’onda, significa che può passare attraverso entrambe le fenditure contemporaneamente. Questo dimostra che la materia e l’energia possono presentare caratteristiche di entrambe e che il comportamento dei cambiamenti delle particelle sono alla base di percezione e coscienza di una persona.

Immagine
In una conferenza a Huston, Karl Pribram ha affermato: "Ci troviamo, forse, nel mezzo di un cambiamento di paradigma che abbraccerà tutte le scienze." Ha poi spiegato la teoria poliedrica che potrebbe spiegare la realtà sensoriale come un "caso speciale", costruita dalla matematica del cervello ma estratta da un vasto campo al di là dello spazio e del tempo, dove esistono solo frequenze. La teoria potrebbe spiegare tutti quei fenomeni che sembrano contraddire le attuali leggi scientifiche dimostrando che le restrizioni che impongono sono esse stesse un prodotto delle nostre costruzioni percettive. La fisica teorica ha già dimostrato che gli eventi a livello subatomico non possono essere descritti in termini meccanici.
Pribram, ricercatore molto influente nel campo dei meccanismi del cervello, ha accumulato per una decina di anni prove secondo cui la struttura profonda del cervello è essenzialmente olografica, funziona cioè in modo analogo al processo fotografico senza lenti per cui Dennis Gabor ha ricevuto il premio Nobel.
La teoria di Pribram ha raccolto sempre più consenso e non è stata mai messa in dubbio. Un'impressionante insieme. di ricerche, compiute in molti laboratori hanno dimostrato che le strutture del cervello vedono, sentono, odorano, gustano e toccano per mezzo di un analisi matematica sofisticata di frequenze spaziali e temporali. Una strana proprietà sia dell'ologramma che del cervello è la distribuzione dell'informazione su tutto il sistema, ogni frammento è codificato in modo da poter riprodurre l'informazione del tutto.
Il modello olografico ha fatto nascere un interrogativo che continua a perseguitare Pribram. Chi sta guardando l'ologramma? Chi è "il piccolo uomo dentro il piccolo uomo" quello che Arthur Koestler chiama "il fantasma dentro la macchina?"
Dopo essersi lambiccato per un po' su questo problema Pribram decise che se la domanda ha perseguitato tutti fin dai tempi di Aristotele forse era una domanda sbagliata. Così si è chiesto: "E se il mondo reale non fosse per niente fatto di oggetti veri, se fosse un ologramma?" Alcuni colloqui con suo figlio, un fisico, lo hanno condotto a scoprire le teorie di David Bohm. Con grande eccitazione Pribram ha scoperto che Bohm ha fatto l'ipotesi che la natura dell'universo potrebbe essere simile a un ologramma, un vasto campo di frequenze e di potenzialità che sottostanno all'illusione di concretezza. Bohm ha sottolineato che sin da Galileo la scienza ha oggettivato la natura guardando attraverso delle lenti. Pribram è stato colpito dal pensiero che la matematica del cervello potrebbe essere "una forma più rozza di lente". Forse la realtà non è quello che vediamo coi nostri occhi. Se non avessimo quella lente potremmo conoscere un mondo organizzato nel vasto campo delle frequenze. Senza spazio, senza tempo, solo eventi. È possibile che la realtà venga "letta", estratta, fuori da quel vasto campo? L'esperienza trascendentale suggerisce che ci deve essere un accesso al dominio delle frequenze, alla realtà primaria.
"E se ci fosse una matrice che non si oggettiva a meno che noi non le facciamo qualcosa?" Le rappresentazioni del cervello, le sue astrazioni, potrebbero essere identiche con uno stato dell'universo. Pribram ha inoltre sottolineato le intuizioni straordinarie dei mistici e degli antichi filosofi precedenti alle prove scientifiche dei secoli successivi. Un esempio è la descrizione metafisica della ghiandola pineale come il terzo occhio. Recentemente è stato trovato che la pineale potrebbe essere una specie di super ghiandola, perché la secrezione della melatonina regola l'attività della pituitaria, fino ad oggi considerata la ghiandola principale, del cervello.
Il filosofo del diciottesimo secolo Leibniz ha descritto un sistema di monadi che coincide in modo incredibile col nuovo modello. La sua scoperta del calcolo integrale ha permesso a Gabor di inventare l'ologramma due secoli più tardi.
Pribram si chiede: "Come hanno fatto queste idee a nascere millenni prima che avessimo la matematica adatta a capirle? Forse nello stato olografico, nel vasto campo delle frequenze, 4000 anni sono soltanto ieri.
La filosofia orientale è già penetrata nel pensiero occidentale nel passato. Ogni tanto abbiamo di queste intuizioni che ci portano indietro all'infinito. Se questa volta queste intuizioni faranno presa o se ancora una volta dovremo allontanarcene, dipende da noi. Lo spirito dell'infinito può diventare parte della nostra cultura, ed avere finalmente una scienza completa.
E ricordo che si parla sempre di spiritualità e mai di religione. Faccio spesso presente di questo, perchè spiritualità e religione sono due cose completamente diverse. La spiritualità sposa le tesi scientifiche, la religione sposa il dogma, e come ben sappiamo il dogma è nemico della scienza e del libero pensiero.
In conclusione: per me è molto importante che il lettore capisca l'ENORME differenza tra esse.




Commenti al modello olografico
I parapsicologi Stanley Krippner, Charles Tart e Douglas Dean hanno dichiarato che il modello olografico è coerente coi loro dati sperimentali, in particolare dove esso postula l'accesso a un dominio che trascende lo spazio e il tempo. Jule Eisenbud trova che la teoria è troppo meccanicistica. il fisico Evan Harris Walker ha strutturato una teoria complementare quantomeccanica dei fenomeni psichici; egli di recente ha trattato specificamente gli eventi subatomici che avvengono nel cervello: "Quantum mechanical Tuneling in Synapthic and Ephatic trasmission" (International Journal of Quantum Chemistry 11: 102 - 127).
Terence e Dennis McKenna hanno formulato una teoria correlata nel loro libro "The Invisible Landscape" (Seabury, 1975), in una sezione intitolata "Verso una teoria olografica del cervello". Espandendo la teoria olografica alla possibilità che anche il DNA e gli stessi eventi subatomici operino su principi olografici.
Melvin Werbach, psichiatra e terapista di biofeedback crede che l'ologramma non sia necessariamente il modello definitivo, "ma che può servire ad uno scopo molto importante fornendo la possibilità di una base scientifica a quelli di noi che sono abituati ad una forma di pensiero olistico".
William McGarey, direttore del A.R.E. Clinic di Phoenix, Arizona, e George Baxter della Graduate Theological Union di berkeley, California, suggeriscono implicazioni metafisiche di un modello di risonanza.



Conclusione (personale)
Chi critica la "TEORIA OLOGRAFICA" difendendo Darwin; commette uno dei più grandi PARADOSSI. 
Darwin (e chi lo difende) sostiene che NON ci sia un intelligenza (astratta e impersonale) dietro ogni tipo di evoluzione, ma per arrivare a questa conclusione ha usato l'intelletto e questo implica che dietro ogni cosa ci sia l'intelligenza. Il fatto che lui la usi (l'intelligenza) dimostra che essa esiste.
E commettono un grande PARADOSSO anche le religioni monoteiste/politeiste, che ipotizzano che ci sia un dio separato da noi; cosi facendo vanno contro ogni principio scientifico, perchè come la Teoria Olografica dimostra, non può esistere SEPARAZIONE. 
E aggiungo: COME SI FA A DIRE CHE IL PENSIERO NON CREA LA REALTA' ?
Una macchina, un tavolo o qualsiasi altra cosa, prima di essere costruita deve essere pensata, e non può essere VICE VERSA ! Tutto nasce dal pensiero, chi nega questo concetto nega la scienza.
Anzi nega la co-scienza.
Giordano Bruno: "Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia."




Dulcis in fundo
SIAMO SICURI DI POTER VEDERE AL 100%:
Ci sono molte cose che il nostro occhio non può vedere, ma questo non significa che esse non esistano.
Per esempio nessuno può vedere il segnale WI-FI però sappiamo che esiste perchè grazie ad un computer possiamo vedere il suo segnale trasformarsi sotto forma di internet, come la pagina che ora state leggendo. 
Quando la luce della materia si riflette nei nostri occhi , le cellule raccolgono la luce (che viaggia su un onda misurata da 390nm-700nm, ovvero lo spettro di luce visibile) e trasmutano nel cervello le vibrazioni o le forme d’onda, in immagini.
Quindi il cervello umano puo’ vedere solo uno spettro estremamente limitato di energia. 
Molti dicono che dal momento che proviamo dolore, questa vita deve essere per forza materiale. Ma il male fa parte dell'illusione, anche in un sogno puoi provare dolore (specie negli incubi), quindi questo fa i sogni reale e materiali ? Molti di loro ti risponderanno : "No nel sogno il dolore è solo illusorio", allora io rispondo a loro: "Allora perchè non dovrebbe essere lo stesso per la realtà 'conscia' ?".
In più: se attaccassimo il tuo cervello ad una macchina che ricreala la realtà 3D (mentre sei sotto anestesia), al risveglio percepiresti quella realtà come unica e reale. E solo quando staccheremmo la macchina e ti facessimo vedere che era solo un "illusione", che capiresti che quella era solo una realtà fittizia e virtuale.


LA MENTE UMANA -Leonardo da Vinci-
"Guarda senza vedere, ascolta senza udire, tocca senza sentire, mangia senza gustare, si muove senza consapevolezza fisica, inala senza sentire l'odore, e parla senza pensare."

La Morte è un Inganno:
Parmenide
  • Fuori dell'Essere non può esistere nulla, perché il non-essere, secondo logica, non è, per sua stessa definizione.
  • «l'essere è, e non può non essere», «il non-essere non è, e non può essere»
  • L'Essere è eterno perché non può esserci un momento in cui non è più, o non è ancora: se l'essere fosse solo per un certo periodo di tempo, a un certo momento non sarebbe, e si avrebbe contraddizione.
  • L'Essere è Uno perché non possono esserci due Esseri: se uno è l'essere, l'altro non sarebbe il primo, e sarebbe quindi non-essere. Allo stesso modo per cui, se A è l'essere, e B è diverso da A, allora B non è: qualcosa che non sia Essere non può essere, per definizione.
  • L'Essere è dunque ingenerato e immortale, poiché in caso contrario implicherebbe il non essere: la nascita significherebbe essere, ma anche non essere prima di nascere; e la morte significherebbe non essere, ovvero essere solo fino a un certo momento.
  • L'Essere è indivisibile, perché altrimenti richiederebbe la presenza del non-essere come elemento separatore.

Codice Fibonacci
Leonardo Fibonacci è noto soprattutto per la sequenza di numeri da lui individuata e conosciuta, appunto, come "successione di Fibonacci"

in cui ogni termine, a parte i primi due, è la somma dei due che lo precedono. (esempio:  1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89 ... ) 
Questa sequenza è presente in diverse forme naturali (come evidenziano i numeri nell'immagine qui sotto).Una particolarità della sequenza o successione di Fibonacci è che il rapporto fra le coppie di termini successivi aumenta progressivamente per poi tendere molto rapidamente al numero 1,61803..., noto con il nome di rapporto aureo o sezione aurea.


Immagine
Per approfondimenti consiglio vivamente i libri: 
  • "La Scienza dell'Uno"    -Vittorio Marchi- 
  • "Tutto è Uno"    -Michael Talbot-
  • " BOHM La Fisica dell'Infinito"    -M. Teodorani-
                                                                                                                                                                                                 

                                                                                                                             Beppe Caselle     












The Tonic Express                

0 Commenti

Se I Dinosauri Non Si Fossero Estinti...

9/25/2014

0 Commenti

 
Immagine
Diversi fattori sono stati coinvolti nell'estinzione dei dinosauri, ma la sentenza di morte principale è stato l'impatto clamoroso di un asteroide gigante nella Penisola dello Yucatan corrente Messico circa 65 milioni di anni fa, con la successiva creazione di quello che è oggi conosciuto come un profondo cratere di Chicxulub. L'evento innesco' mega-tsunami, incendi globali, e una densa nube di polvere e detriti che bloccarono la luce del sole e causarono un periodo di raffreddamento globale, che uccise anche molte piante.


Escludendo questo ed altri eventi catastrofici futuri, i dinosauri sarebbero ancora probabilmente i dominatori della Terra e non darebbero molte possibilità per i grandi mammiferi e primati a evolversi, secondo Damian Nance, professore di geoscienze presso l'Università dell'Ohio.

I mammiferi si sono co-evoluti con i dinosauri, ma hanno occupato marginali nicchie ecologiche non più di roditori nella maggior parte dei casi.

L'argomento scientifico era che, come creature a sangue freddo, i dinosauri non avrebbero alcuna possibilità di sopravvivere all'era glaciale.

Ma le scoperte più recenti, come fossili di dinosauro in entrambe le regioni polari, rivela che questi animali erano molto più adattabili di quanto si pensasse.

"Non avremmo gli animali moderni che siamo abituati a vedere, come le giraffe ed elefanti, e così via. Essi semplicemente non si sarebbero evoluti se i dinosauri stessero ancora qui ", dice il professor Phil Currie dell'Università di Alberta.

Invece di elefanti, farebbero gli erbivori i sauropodi. Al posto dei leoni sulle pianure dell'Africa avremmo enormi tirannosauri.

I dinosauri avrebbero coperto l'intero pianeta e comodamente colonizzato molti ambienti, dalle regioni polari a fiumi, foreste, giungle e deserti.

Ma avrebbero anche potuto evolvere per diventare più intelligenti?

l' evolutivo paleo-biologo Dr. Simon Conway Morris crede che potrebbero anche essersi evoluti lungo le linee di primati e nell'uomo.

"L'essere umano è straordinariamente ben progettato," dice. "L'intera operazione è davvero progettata per un particolare modo di vita e, come si può vedere guardando intorno a noi, è un incredibile successo."

Tuttavia, la maggior parte dei paleontologi credono che i dinosauri probabilmente avrebbero continuato la loro esistenza così ... dinosauri, avrebbero evoluto il loro cervello ricevendo anche occhi più grandi, ma niente che si possa paragonare ad una specie razionale e avanzata.

Se l'asteroide non fosse caduto, probabilmente non saremmo qui oggi per scoprire ciò che il mondo sarebbe se...

In breve, l'impatto che concluse l'epoca d'oro dei dinosauri 65 milioni di anni fa e' stato di fondamentale importanza per l'evoluzione dei mammiferi, primati e successivi. In un certo senso, possiamo essere grati a questo cataclismi, perché senza di essi probabilmente non saremmo qui oggi. (sempre secondo la teoria evolutiva ovvio) 



[ BBC , LiveScience ]






The Tonic Express
0 Commenti

Che Fine Fanno gli Oggetti Quando Finiscono in un Buco nero?

9/23/2014

0 Commenti

 
Immagine
di Silvano D'Onofrio

Bella domanda vero?
Ok, dove siete rimasti? Ovvero, voglio dire, quali sono le ultime cose che sapete sui buchi neri?

I buchi neri sono quegli oggetti tanto massivi che ingoiano tutto quello che oltrepassa un certo limite, l’orizzonte degli eventi. Pure la luce.

Questo lo so anch’io – mi dice il mio cane.

Siccome il discorso sta per complicarsi – gli rispondo – non ti fa male fare un ripasso per entrare piano piano nell’argomento.

Per come viene attualmente concepito, l’orizzonte degli eventi di un buco nero è il punto in cui anche la luce non può sfuggire alle grinfie gravitazionali della singolarità che, quindi, apparirà come una sfera nera nello spazio.
Fin qui ci sei?

Si tratta di una strada cosmica a senso unico. Tutto ciò che va in quella direzione non ne viene più fuori.
“Non c’è scampo da un buco nero nella teoria classica”, lo dice il fisico Stephen Hawking che nel 1974 ha dimostrato a livello teorico la sua esistenza.
Nello scenario classico, se un ipotetico sfortunato astronauta cadesse in un buco nero, passerebbe serenamente l’orizzonte degli eventi, ignaro della sua morte imminente, verrebbe stirato come un elastico e poi schiacciato. Sbriciolato.

Schiacciato da cosa? – mi domanda il mio fedele amico a quattro zampe.

Dalla gravità di questi oggetti.
La visione originale di Hawking si basa sulla teoria della relatività generale di Einstein secondo la quale una volta che la materia collassa, in seguito all’evoluzione stellare, si forma un punto a densità infinita e volume zero, chiamato” singolarità”.
Ecco, il problema sta proprio nella “singolarità” di questo punto.

Non riesco a capire dove sta il problema – si meraviglia il mio cane.

Ora ti spiego, fai attenzione.
Dato che la singolarità è infinitamente piccola (nulla), non può avere una struttura. Perciò essa non può contenere alcuna informazione. Tutti i dati fisici relativi a eventuali particelle che rimangono intrappolate dal buco nero vanno persi per sempre.

Cosa c’è di stano? Non capisco, mi sembra una cosa logica. – mi fa osservare il amico fedele .

Logica solo apparentemente, caro amico – rispondo.
Questa era la visione su cui si è basata da circa trenta anni l’astrofisica dei buchi-neri.
Il punto è che la teoria dei quanti, che descrive lo spazio e la materia su scale atomiche, contraddice questa visione.
La teoria quantistica afferma che ogni processo fisico può evolvere al rovescio. Perciò le condizioni iniziali possono essere derivate dalle condizioni finali. Questo in parole povere significa che anche un buco nero può immagazzinare l’informazione dei processi fisici che rimangono intrappolati in esso.

Ma come? – il mio cane è sempre più interessato.

Non si sa. Tuttavia Stephen Hawking ha una idea.
Hawking ha sempre pensato che ogni volta che l’informazione di un processo fisico rimane intrappolata su un buco nero non c’è alcun modo perché possa sfuggire via.
Le nuova idea di Hawking è un tentativo di riconciliare la teoria quantistica con la relatività generale.

Il 21 Luglio 2004, al 17° Congresso Internazionale su “Relatività Generale e Gravitazione” tenutosi a Dublino dal 18 al 23 Luglio, l’astrofisico di fama mondiale Stephen Hawking ha ammesso di aver “sbagliato” su alcuni concetti relativi all’astrofisica dei buchi-neri.

“Non esiste in assoluto un buco nero”.

Per descrivere la sua nuova idea sulla fisica dei buchi-neri, Hawking ha utilizzato una tecnica matematica introdotta dal fisico Richard Feynman, che l’ha applicata inizialmente alle particelle elementari. La nuova descrizione di Hawking si basa sul fatto che sembra “non esistere in assoluto un buco-nero”, piuttosto esiste una regione dello spaziotempo dove i processi fisici richiedono un tempo più lungo per sfuggire all’attrazione gravitazionale. Questo significa che i buchi-neri non si riducono del tutto ad una vera e propria singolarità.

In altre parole, un oggetto che cade in un buco-nero non scompare completamente; piuttosto il buco-nero viene “alterato” nel momento in cui “assorbe” l’oggetto stesso. L’informazione fisica dell’oggetto, anche se difficile da recuperare, rimane ancora lì da qualche parte all’interno del buco nero.

Per dare corpo a questa idea Hawking elimina la nozione di un “orizzonte degli eventi”, il confine invisibile che, fino ad oggi, si credeva avvolgesse ogni buco nero, oltre il quale nulla, nemmeno la luce, può sfuggire. Una specie di barriera per il non ritorno.
Hawking propone al suo posto un “orizzonte apparente“, in grado di bloccare la materia e l’energia solo temporaneamente, per rilasciarla poi in maniera più confusa.

Se non lo avete capito, Hawking sta aprendo la porta ad uno scenario estremo: “qualsiasi cosa in linea di principio può uscire da un buco nero“.

Come può allora sfuggire questa informazione ? – mi domanda il mio sapientone di cane.

Questo te lo dico in un successivo post, non voglio mica trapanare la mente dei miei lettori.







The Tonic Express

0 Commenti
<<Precedente
    Foto

    Info:

    Notizie e Curiosità On e Off-Mainstream.

    Immagine

    Categories

    Tutto
    Approfondimento
    Attualità
    Attualità
    Curiosità
    Curiosità
    Etica
    Gossip
    Musica
    Natura
    Politica
    Salute
    Scienza
    Società
    Società
    Sondaggi
    Spettacolo
    Spiritualità
    Spiritualità

    Archives

    Novembre 2017
    Giugno 2017
    Dicembre 2016
    Settembre 2016
    Gennaio 2016
    Settembre 2015
    Agosto 2015
    Maggio 2015
    Aprile 2015
    Marzo 2015
    Febbraio 2015
    Gennaio 2015
    Dicembre 2014
    Novembre 2014
    Ottobre 2014
    Settembre 2014
    Agosto 2014

    Feed RSS

    Foto
    Foto
    Foto

Fornito da Crea il tuo sito web unico con modelli personalizzabili.