Il 24 Marzo scorso nel Consiglio di Europa, nella Commissione Affari sociali, si è parlato di reddito di cittadinanza. In particolare si è sottolineato l'importanza di introdurre in Italia una misura come il reddito di cittadinanza proposto dal M5S che segua i principi del modello sociale europeo e che abbia come obiettivo quello di rilanciare la piena occupazione, garantire una vita dignitosa ad ogni cittadino, nonché che garantisca il benessere comune e la tutela della democrazia. Su questo il Movimento 5 stelle sin dall'inizio della legislatura si è battuto anche in Europa per introdurre il reddito di cittadinanza in Italia. Una misura che manca solo in Italia, Grecia ed Ungheria e che ora ce lo chiede ufficialmente anche l'Europa.
In realtà anche se con meno incisivisità, l'europa sono anni che chiede all'Italia di affrontare il discorso "reddito di cittadinanza", "reddito minimo garantito". L’Europa infatti lo chiede dal ’92 e i paesi che ne erano ancora sprovvisti si sono adeguati. Tutti tranne due: la Grecia e l’Italia. A 21 anni dalla Raccomandazione 92/441 con cui la Comunità Economica Europea ne sollecitava “l’introduzione in tutti gli Stati membri”, strumenti di Welfare che nel resto del Continente consentono a chi boccheggia al di sotto della soglia di povertà di superarla e vivere una vita dignitosa.
Tutto cominciò il 24 giugno 1992: con la raccomandazione 92/441, la Comunità Economica Europea sollecitava gli Stati a introdurre “il reddito minimo garantito, inteso quale fattore d’inserimento nella società dei cittadini più poveri”. Le richieste si sono ripetute nel corso degli anni: dalla Comunicazione della Commissione Ue COM (2006)44, alla raccomandazione 2088/867 CE, fino alla Risoluzione 2010/2039 del Parlamento Ue,che sottolinea “il diritto fondamentale della persona a disporre di risorse e prestazioni sufficienti per vivere conformemente alla dignità umana”. Nella lettera inviata al governo il 5 agosto 2011 laBce chiede di introdurre “un sistema di assicurazione dalla disoccupazione” e tra i 39 punti della richiesta di chiarimenti del 10 novembre 2011 si legge della necessità di “rivedere il sistema dei sussidi di disoccupazione oggi molto frammentario entro la fine del 2011″. Tutti appelli caduti nel vuoto e che continuano a cadere anche oggi sotto il Governo Renzi, sempre "attento" alle richieste che ci vengono dall'Europa, con la sola eccezione evidentemente del Reddito di cittadinanza.
Intanto per la questione in merito Sabato 09 Maggio i 5 Stelle sono pronti per la loro Manifestazione: "marcia per il reddito di cittadinanza da Perugia a Assisi" per sollecitare ancora una volta il governo ad aprire una discussione e intavolare un progetto sull'oramai noto cavallo di battaglia "grillino".
The Tonic Express
In realtà anche se con meno incisivisità, l'europa sono anni che chiede all'Italia di affrontare il discorso "reddito di cittadinanza", "reddito minimo garantito". L’Europa infatti lo chiede dal ’92 e i paesi che ne erano ancora sprovvisti si sono adeguati. Tutti tranne due: la Grecia e l’Italia. A 21 anni dalla Raccomandazione 92/441 con cui la Comunità Economica Europea ne sollecitava “l’introduzione in tutti gli Stati membri”, strumenti di Welfare che nel resto del Continente consentono a chi boccheggia al di sotto della soglia di povertà di superarla e vivere una vita dignitosa.
Tutto cominciò il 24 giugno 1992: con la raccomandazione 92/441, la Comunità Economica Europea sollecitava gli Stati a introdurre “il reddito minimo garantito, inteso quale fattore d’inserimento nella società dei cittadini più poveri”. Le richieste si sono ripetute nel corso degli anni: dalla Comunicazione della Commissione Ue COM (2006)44, alla raccomandazione 2088/867 CE, fino alla Risoluzione 2010/2039 del Parlamento Ue,che sottolinea “il diritto fondamentale della persona a disporre di risorse e prestazioni sufficienti per vivere conformemente alla dignità umana”. Nella lettera inviata al governo il 5 agosto 2011 laBce chiede di introdurre “un sistema di assicurazione dalla disoccupazione” e tra i 39 punti della richiesta di chiarimenti del 10 novembre 2011 si legge della necessità di “rivedere il sistema dei sussidi di disoccupazione oggi molto frammentario entro la fine del 2011″. Tutti appelli caduti nel vuoto e che continuano a cadere anche oggi sotto il Governo Renzi, sempre "attento" alle richieste che ci vengono dall'Europa, con la sola eccezione evidentemente del Reddito di cittadinanza.
Intanto per la questione in merito Sabato 09 Maggio i 5 Stelle sono pronti per la loro Manifestazione: "marcia per il reddito di cittadinanza da Perugia a Assisi" per sollecitare ancora una volta il governo ad aprire una discussione e intavolare un progetto sull'oramai noto cavallo di battaglia "grillino".
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